Intelligenza artificiale i possibili rischi sul benessere del lavoratore


Intelligenza artificiale: i possibili rischi sul benessere del lavoratore

Se è vero che il progresso e lo sviluppo delle tecnologie hanno portato tanti miglioramenti nella vita delle persone, è altrettanto vero che per alcuni fattori ci sono dei rischi da valutare e da prendere in considerazione. L’ambito di nostro interesse è il settore lavorativo, nel dettaglio ci soffermiamo sulla salute del lavoratore e di come l’intelligenza artificiale può influire sul benessere di quest’ultimo, se ne viene fatto un utilizzo improprio.

Un recente studio dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) analizza l’impatto sui rischi psicosociali dei sistemi di gestione dei lavoratori basati sull’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale (AI) è il processo attraverso cui le macchine e i sistemi informatici simulano i processi di intelligenza umana e monitorano le performance dei lavoratori.
Ma in che modo l’AI può influire negativamente sul benessere dei lavoratori?
Il rischio che subentra per i lavoratori che fanno un utilizzo eccessivo dell’intelligenza artificiale è quello di una smisurata sorveglianza e organizzazione nei compiti da svolgere che produce non solo stress in quest’ultimo a causa delle scadenze previste, ma anche una mancata autonomia lavorativa.
L’AI, infatti, viene spesso adottata per ridurre i tempi di lavorazione ma non sempre è utile ai fini legati alla produttività del professionista e ai benefici di quest’ultimo, soprattutto se utilizzata in maniera sproporzionata.

Come utilizzare l’intelligenza artificiale senza compromettere il benessere del lavoratore

Innanzitutto è opportuno coinvolgere il lavoratore nell’organizzazione delle attività così da renderlo partecipe ed evitare di vincolare la sue mansioni lavorative con delle scadenze stabilite dall’intelligenza artificiale.
A farsi modello di questa pratica è stata una società mineraria svedese che ha richiesto la partecipazione dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori nella progettazione e nello sviluppo dell’intelligenza artificiale così da scegliere in prima persona le attività da integrare e riducendo al contempo l’uso dei dati personali per la sorveglianza dei propri colleghi. Il risultato è stato soddisfacente e questa pratica è stata adottata nuovamente dalla stessa azienda e da altre che ne hanno seguito le orme.
Intelligenza artificiale: i possibili rischi sul benessere del lavoratore

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