
Il trattamento lavorativo e la sorveglianza sanitaria per i lavoratori con disabilità visiva
Nell’accezione più comune del lavoratore con disabilità visiva rientrano i lavoratori che soffrono di una perdita totale della vista (cecità) e i lavoratori che soffrono di una perdita quali-quantitativa della funzione visiva (ipovisione), ovvero una condizione in cui la vista è ridotta ma non assente.
In base alla legge n. 138 del 3 aprile 2001, sono state definite varie forme di minorazioni visive meritevoli o di riconoscimento giuridico con lo scopo di quantificare ipovisione e cecità secondo i parametri accettati dalla medicina oculistica internazionale.
Ai fini della citata legge, le varie forme di minorazione visiva si suddividono in ciechi totali, ciechi parziali, ipovedenti gravi, ipovedenti medio-gravi e ipovedenti lievi.
Il trattamento lavorativo per i lavoratori con disabilità visiva
Il trattamento lavorativo riservato ai lavoratori con disabilità, non vedenti o sordomuti, prevede la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa attraverso servizi di sostegno e collocamento mirato.
Secondo il Rapporto OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in particolare su cecità e ipovisione, circa l’1,9% delle persone in Italia, dai 15 anni in su soffre di gravi limitazioni sul piano visivo.
Tale percentuale sale al 5,0% tra chi ha più di 65 anni e al 8,0% tra chi ha più di 75 anni.
Si stima, quindi, che una parte dei lavoratori soffre di disabilità visiva.
A tal proposito, la sezione UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Torino, in accordo con le direttive dell’UICI nazionale, collabora con le istituzioni pubbliche per l’attivazione dei corsi di avviamento professionale rivolti a persone non vedenti e ipovedenti.
Grazie al supporto di corsi di alfabetizzazione digitale, la persona con disabilità visiva può utilizzare le più avanzate tecniche informatiche che comprendono sintesi vocale, scanner e dispositivi mobili.
La sorveglianza sanitaria per i lavoratori con disabilità visiva
La sorveglianza sanitaria per i lavoratori con disabilità è un processo che ha lo scopo di garantire la compatibilità tra le capacità del lavoratore e le mansioni a lui assegnate, in base all’ambiente di lavoro e ai rischi che si possono correre svolgendo le proprie mansioni.
Il servizio di sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori con disabilità è molto delicato.
Il lavoro del medico competente può essere, infatti, quello di comprendere attraverso il linguaggio verbale o non verbale il dipendente.
A seguito della sorveglianza sanitaria effettuata, il medico competente propone al datore di lavoro l’adozione di eventuali misure tecniche (anche sanitarie), organizzative e procedurali necessarie e specifiche che hanno lo scopo di creare un ambiente di lavoro che risponda a pieno dei criteri di igiene e sicurezza del lavoro.
Il trattamento lavorativo e la sorveglianza sanitaria per i lavoratori con disabilità visiva
