
Caldo estremo: le raccomandazioni rivolte ai lavoratori
Una stagione estiva così calda come quella relativa all’anno 2025 non si registrava da anni.
Le alte temperature e i picchi di calore percepiti in questi giorni, rappresentano i dati più alti negli ultimi 10 anni, soprattutto perché registrati dal mese di giugno.
L’analisi delle temperature tra il 1° giugno e il 31 agosto, effettuata ogni anno in tutte le città italiane, registrano numeri allarmanti.
In particolare, la situazione della temperatura nella città di Roma è sensibilmente peggiorata: in alcuni quartieri popolari e/o periferici si sfiorano persino i 47° gradi.
In tutta Italia le temperature sono state dichiarate oltre i livelli di guardia, soprattutto in Toscana, Sardegna e Lombardia.
Le raccomandazioni rivolte ai lavoratori
A fronte del caldo estremo registrato, va posta particolare attenzione ai lavoratori e ai luoghi di lavoro.
Ad esempio, nelle zone dove è presente un’alta densità edilizia, l’impermeabilizzazione del suolo e la mancanza di vegetazione rendono interi quartieri estremamente caldi.
Ampie zone verdi, infatti, presentano temperature più tollerabili.
Le raccomandazioni per i lavoratori, soprattutto coloro che lavorano nei luoghi all’aria aperta, sono quelle di ripararsi in zone fresche e ombreggiate durante le ore più calde e prestare particolare attenzione al proprio stato di salute.
È raccomandato, inoltre, idratarsi frequentemente e rispettare il sistema dei turni di lavoro così da favorire la salute di tutti i lavoratori.
Se si accusa debolezza, stanchezza, nausea, mal di testa o altro, tutti fattori che possono rappresentare campanelli di allarme per lo stato di salute fisico e psichico del lavoratore, è bene prendere le dovute precauzioni, interrompendo il normale svolgimento del lavoro.
In alcune regioni come la Lombardia, anch’essa considerata tra le regioni con temperature difficili da tollerare, sono state emanate delle misure di stop.
Dal 2 luglio al 15 settembre 2025, infatti, le attività lavorative all’aperto che si svolgono dalle ore 12.30 alle ore 16.00 in aree edili come scavi, aziende agricole e simili, hanno il divieto di attività lavorativa.
Come prevenire il colpo di calore
Particolare attenzione va prestata al colpo di calore che può generare stato confusionale, febbre, ipotensione e difficoltà a respirare.
In questi casi, le misure da adottare sono recarsi immediatamente al pronto soccorso.
Nei casi, invece, in cui si verifichi debolezza, nausea o mal di testa, i comportamenti da adottare sono ripararsi in un posto all’ombra o in un luogo in cui si ha una temperatura climatizzata più fresca così da prevenire qualsiasi stato di malessere.
Ma cosa si intende per colpo di calore?
Il colpo di calore si verifica quando l’accumulo di calore interno ostacola il normale funzionamento degli organi.
“L’organismo, abituato a stare a una temperatura interna non più alta di 37° C, accumula calore. Superato un certo livello, si alterano i sistemi di termoregolazione. Il corpo non riesce a rispondere con la sudorazione. La temperatura interna nei casi più gravi può arrivare anche a 40° C” spiega Dario Manfellotto, Medicina interna ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola.
Caldo estremo: le raccomandazioni rivolte ai lavoratori
